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Lucia Ronchieri lulrarte
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La pittura di Lucia Ronchieri

"Dittico", oltre ad una tecnica compositiva, risulta nella pittura di Lucia Ronchieri la chiave interpretativa nonché la peculiarità di dare scansione e ritmo alla spazialità, in un rapporto integrativo di immagini, sentimenti, luci e colori, con aspetti persino metafisici in cui momenti lirici si consolidano e si sostanziano.

Paradigma di tale visione pittorica è la duplice partitura del quadro nel quale alla figura in piedi dell'uomo, che si accampa in un azzurro tenero di speranza, con uno sguardo perso in lontananza, struggente e intenso, si contrappone, ma in una soluzione di integrazione e non di inconciliabilità, la figura femminile, placida e raccolta nella sua contemplazione, posta supina, con la sua massa di capelli rossa che, debordando dal suo spazio, invade quello adiacente per diventare un sole fiammeggiante all'orizzonte.

È singolare questo gioco di solenne ambiguità che porta l'artista a vedere nell'espressione più alta della seduzione femminile, i capelli, la rotondità del capo che, diventando sole e luce, ne accentua la peculiarità di ragione, cervello, certezza, direzione del vivere.

Questo modo di leggere la vita e i rapporti, con sé e gli altri, è presentato dalla pittrice Lucia Ronchieri con soluzioni cromatiche e contenutistiche innovative, in altre opere come quella dello sguardo azzurrissimo come il cielo terso dell'anima, della ragazza, in un tripudio di colori vivaci e spessi, cui si innerva, partendo sempre dai capelli, un altro viso, più in ombra e nascosto, quasi ancora in fieri alla realtà effettuale, e non sai se sia, in un discorso psicanalitico, il subconscio della donna o il suo doppio e specchio o, infine, la ricerca discreta e pudica dell'altro.

Anche nella rappresentazione dei paesaggi, di una trasparenza acquorea, la pittrice ci presenta, in quadri diversi, questa sua ansia di conciliazione, di ricerca della completezza e dell'armonia, secondo canoni estetici classici ma vissuti in temperie romantica: a un aprirsi del giorno, rosso e umido di luce già vincente, fa riscontro in un altro quadro una penombra imminente, un trasecolare delle ultime vampate del giorno in bianco venato di azzurro e rosa, ad indicare un riposo meritato per chi ha combattuto la sua onesta battaglia quotidiana.

L'artista Lucia Ronchieri nell'attenzione della cosa in sé, il noumeno kantiano, non dimentica però la carne martoriata del quotidiano, fatto di solitudine e di grigiore (come la donna racchiusa nel suo soffice maglione), o di violenze perpetrate dalla storia nella più assoluta indifferenza (il corpo insanguinato della donna e il suo grido cupo che nessuno ascolta).

 

Trebisacce, 5 febbraio 2007.

Prof. Gianni Mazzei

The painting of Lucia Ronchieri

"Diptych" is not only a technique of composition in the painting of Lucia Ronchieri, but also the interpretative key as well as the characteristic of giving scansion and rhythm to space, in a relationship that blends images, feelings, lights and colours, with even metaphysical aspects in which lyrical moments consolidate and substantiate one another.

The paradigm of such a pictorial vision is the dual orchestration of the picture in which the standing figure of the man, against a tender sky blue of hope, gazing into the distance, yearning and intense, is contrasted, though the result is one of harmony rather than irreconcilability, with the female figure, placid and collected in her contemplation, in a supine position, with her mass of red hair which, overflowing from its own space, invades the adjacent one to become a blazing sun on the horizon.

It is singular this play of solemn ambiguity that leads the artist to see in the highest expression of female seduction, the hair, the roundness of the head that, becoming sun and light, accentuates its characteristics of reason, brain, certainty, direction of life.

This way of reading life and relationships, with the self and others, is presented by the painter Lucia Ronchieri with innovative solutions of colour and content, in other works like that of the girl with a sky-blue gaze like the limpid sky of the soul, in a galaxy of lively and dense colours, which innervate, starting from the hair, another face, more in the shadows and hidden, still not quite becoming reality, and you do not know if it is, speaking psychoanalytically, the subconscious of the woman or her double and mirror or, finally, the discreet and modest search for the other.

Also in the representation of landscapes, of a watery transparency, the painter conveys, in different pictures, this wish for reconciliation, for the search for completeness and harmony, according to classical aesthetic canons, but experienced in a romantic atmosphere: an opening of the day, red and humid with already victorious light, contrasts in another picture with an imminent twilight, the wonder of the last flames of the day in white veined with sky-blue and pink, suggesting a deserved rest for those who have fought their honest daily battle.

The artist Lucia Ronchieri in her attention to the thing in itself, the Kantian noumenon, does not however forget the tortured flesh of everyday life, made up of solitude and greyness (like the woman enveloped in her soft pullover), or of the violence perpetrated by history in the most absolute indifference (the bleeding body of the woman and her dismal cry to which no-one pays heed).

 

Trebisacce, February 5th, 2007.

Prof. Gianni Mazzei

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