Lucia Ronchieri - Una recensione

Il filo conduttore delle opere sembra essere il desiderio di oblio catartico e la speranza di trovarlo. La parte oscura e recondita dell'essere è tratteggiata, quasi con pudore, in un gioco che si risolve nella tensione (travagliata) tra volerla mostrare e occultare al tempo stesso. Il tessuto dipinto di nero, che copre e avvolge parti del corpo delle donne raffigurate, sottolinea questa dicotomia desiderata. I quadri sembrano riprodurre un sentiero, non delimitato nel tempo e dal tempo, in cui si ripercorrono passi battuti dalla pioggia dello spirito. Pioggia che bagna e lava.

Pisa, 15 aprile 2011.

Ing. Michele Palermo